Francesca Tucci, la naturopata che salva i malati cronici

Dal Corriere Adriatico dicembre 2019. Con questo bell’articolo vorrei condividere con voi come la mia storia personale, i miei studi e le mie esperienze hanno condotto a determinate scelte ed a certi risultati

FRANCESCA TUCCI, LA NATUROPATA CHE SALVA I MALATI CRONICI
Il metodo che stupisce: «si affianca alla medicina e non la sostituisce»

Ha cominciato su se stessa Francesca Tucci da Catanzaro da 10 anni in Urbino. Curiosità, intuizione, conoscenza meticolosa e aggiornata di riflessologia plantare. auricolare, fitoterapia, oligoterapia, kinesiologia applicata, neurolinguistica (Pnl) e aromaterapia.

L’ESPERIENZA PERSONALE
«A 12 anni ho cominciato a star male, ero arrivata a 90 kg, pressione 180, problemi Importanti alle ossa. Mi era stata diagnosticata !a sindrome di Cushing, un tumore benigno alle ghiandole surrenali che produceva cortisolo in modo eccessivo e che intaccava e distruggeva il calcio delle ossa, bloccando l’ormone GH della crescita. Ebbene 20 anni fa sono stata operata. Mi dicevano che non potevo aver figli. Invece, dopo 3 anni dall’intervento, ho avuto una splendida figlia. Come ho fatto? Ho cominciato a volermi bene, Calcio, vitamina D, antibiotici…via tutto! Ora non so più da quanto non sto male».

STUDI E TESI CON PAGLIARO
I suoi studi? «Avevo cominciato con medicina. poi sono diventata mamma, ho optato per scienze biologiche. Ora sto terminando il corso quadriennale presso la Scuola italiana Naturopatia con sede a Rimini con Antimo Zazzaroni e Maria Assuma Bordon. Presenterò a giugno La mia tesi, sul mio metodo, con Giacomo Pagliaro, docente all’Università di Camerino». Appunto con i suoi “metodi”‘ sta ottenendo un consenso dietro l’altro. E’ contro il parcheggio degli ammalati, altresì per lo stimolo delle persone. «In questi ultimi tempi mi sono capitati, è vero, casi alquanto difficili e problematici ma ho maturato dei risultati tangibili che hanno sbalordito anche i familiari delle persone sofferenti, che confermano in modo evidente la validità delle medicine alternative», Parliamone. «Una 83enne colpita da ischemia cerebrale. Non avrebbe più riacquistato l’autonomia della parte sinistra, invece ha recuperato per intero. Un 61enne di Ancona affetto di Parkinson dimagrito fino a perdere 30 kg in un anno allettato. Dopo le mie tecniche…. un cambiamento totale. Ora pesa 78 Kg. si è rimesso in piedi, è autonomo. Infine una signora con lesione cerebrale data addirittura in coma. Sono riuscita a curarla e darle di nuovo vitalità. E ritornata a mangiare, parla e riconosce. Ho risolto bronchiti acute. vene varicose e dolori articolari soprattutto sulle spalle, schiena e giunture.

«Miracoli? No…»
Ma lei “miracoleggia”? In tanti me lo dicono. Io ci rido sopra. Nulla di tutto ciò se non la serietà di tecniche assolutamente naturali, metodologie diagnostiche e terapeutiche “alternative” che hanno invece una tradizione secolare e meriterebbero di essere messe alla prova senza pregiudizi (con vero spirito scientifico) come da tempo avviene all’estero e in Italia, al policlinico Gemelli di Roma e all’ospedale Petruccioli di Pitigliano (Toscana) dove la figura del naturopata affianca brillantemente la medicina classica. Mi sono rimessa in gioco utilizzando medicina, biologia e naturopatia. Prendo il meglio. Non sono l’inventore di un “metodo” ma credo fermamente sulla sensibilità tecnico/pratica del concetto di medicina naturale e delle sue relative applicazioni. Sia ben chiaro che non avverso affatto la medicina tradizionale. Le due mediane vanno solo integrate». Articolo pdf

Eugenio Gulini
Corriere Adriatico